La riduzione dell’invasività è un traguardo importante anche nella moderna implantologia dove spesso tecniche chirurgiche rigenerative possono comportare problematiche spesso destruenti. Gli short implants Bicon in questo contesto si propongono come sistematica ideale in quanto studiati per riabilitare mascellari atrofici senza dover ricorrere ad ulteriori interventi. Il caso in questione mostra effettivamente questo concetto, in quanto la perdita di un molare superiore, con conseguente riassorbimento osseo, è stata trattata con l’inserimento di un impianto Bicon® di 5 mm di diametro per una lunghezza di 6 mm. L’intervento è stato eseguito dal Dr. Andrea Tedesco in anestesia locale, dopo aver pianificato il tutto attraverso una Tc Cone Beam ed elaborato il caso con il software Xguide. L’ impianto è stato inserito con l’ausilio della Navigazione guidata 3D (Software Xguide) che ci permette di vedere in tempo reale la posizione, la profondità di lavoro, l’inclinazione della fresa che prepara il letto implantare fino ad arrivare al pavimento del seno mascellare senza invaderlo con una precisione incredibilmente fedele alla pianificazione chirurgica. Dopo circa sei mesi è stato inserito un tappo di guarigione, quindi le impronte e la realizzazione finale di una IAC (Integrated Abutment Crown) con tessuti molli incredibilmente stabili.
Questo caso dimostra quanto sia importante evitare, quando possibile, interventi rigenerativi come ad esempio il rialzo di seno mascellare.
Interventi perfettamente inutili quando si utilizzano Short Implants Bicon®.